Gestire la ricezione da terzisti con degli scarti

Creato il: 30.01.2014

Durante una lavorazione puo' capitare che esistano degli scarti di cui vogliamo tenere traccia. Questo e' particolarmente importante nei casi in cui la lavorazione venga eseguita da un terzista esterno perche' e' necessario tenere traccia del saldo della materia prima ancora in lavorazione


Nota: prima di leggere questo esempio consigliamo di consultare l'esempio Gestire la ricezione da terzisti degli articoli lavorati e Verificare lo stato di evasione degli ordini di lavorazione


Supponiamo ora che il terzista ci comunichi che c'e' un problema con delle materie prime, ad esempio 20 LED necessari per la lavorazione sono difettosi.

Per registrare questa informazione abbiamo varie possibilita', diverse in base al modo in cui vogliamo gestire il problema.


Se i prodotti difettosi ci vengono rispediti dal terzista e vogliamo ricaricarli nel nostro magazzino (magari per una riparazione o una rigenerazione) possiamo ad esempio creare una nuova causale per i DDT di carico che chiameremo RIENTRO SCARTI/DIFETTOSI (o qualcosa di simile). Questa causale sara' ovviamente collegata con la relativa causale di INVIO IN C/TO LAVORO




Quindi potremo chiaramente creare un DDT di carico con questa causale e fare rientrare i prodotti guasti




Volendo quindi possiamo anche valorizzare questi documenti e successivamente effettuare delle statistiche su tutti i documenti con questa causale.


Se invece il terzista ci comunica che esistono 20PZ guasti che non sono comunque rigenerabili o che non ci interessa riciclare perche' di scarso valore, un'altra possibilita' e' quella di registrare lo scarto direttamente sul DDT di INVIO IN C/TO LAVORO. Per fare questo possiamo aggiungere nella visualizzazione del DDT il seguente campo




che ci permette di indicare direttamente la quantita' scartata, in modo che le quantita' residue a rientrare vengano calcolate correttamente




Stara' poi a noi decidere se integrare le quantita' difettose con nuove materie prime o se rettificare l'ordine di lavorazione e ridurre le quantita' da produrre.



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