Stampa riferimento dichiarazione di intento sulle fatture

Creato il: 13.04.2015
Per alcuni clienti, tipicamente esportatori abituali, potrebbe essere necessario dover gestire delle dichiarazioni di intento.

In questi casi, quando si emette la fattura di vendita (dopo aver verificato che la dichiarazione d’intento ricevuta sia ancora valida), va indicato nelle fatture il titolo di non imponibilità Iva e la relativa norma di esonero (art. 8, co. 2, art. 8-bis, co. 2 o art. 9, co. 2 D.P.R. 633/1972) e gli estremi della dichiarazione d’intento.

Per quanto riguarda il titolo di non imponibilità IVA andranno prima di tutto create le opportune aliquote sulla tabella delle imposte Tab / Imposte utilizzando il codice Natura N3.5
Questo tipo di imposta in uscita volendo si può anche associare in maniera fissa all'anagrafica del cliente nella sezione Imposte e fatturazione.
Sempre nella stessa seziona abbiamo anche a disposizione una tabella dove poter inserire le dichiarazioni di intento ricevute dal cliente.
Utilizzando il pulsante AGGIUNGI e' possibile inserire gli estremi di una nuova dichiarazione di intento, e vengono richiesti nell'ordine:
- Numero di protocollo della dichiarazione di intento (un codice composto da 17 cifre, un carattere di separazione, ed altre 6 cifre)
- Data in cui il nostro cliente ha ricevuto la conferma della dichiarazione di intento dall'Agenzia delle Entrate
- L'anno di competenza
- La tipologia di dichiarazione, se valida per una sola operazione, o fino ad un importo plafond massimo (ed in questo secondo caso viene richiesto l'importo del plafond).

N.B. I valori una volta inseriti non sono modificabili, quindi in caso di errore andra' eliminata la riga relativa alla dichiarazione di intento ed andra' ricreata.
La dichiarazione inserita sara' quindi visibile in ogni momento nella tabella relativa. Come detto i campi non sono modificabili, a parte la "Data di revoca" che e' inseribile in caso di revoca della dichiarazione di intento
All'occorrenza possiamo chiaramente inserire piu' dichiarazioni di intento relative allo stesso cliente (in fase di inserimento sulle fatture avremo poi possibilita' di scegliere quale utilizzare, caso per caso)
Vediamo ora come utilizzare questi riferimenti all'interno delle fatture di vendita.

Come prima cosa dovremo personalizzare i campi del corpo fattura, cosi' da avere a disposizione quelli che consentono la gestione delle dichiarazioni di intento.
Ci sono due campi, uno per il numero di protocollo ed uno con la data, possiamo inserirli entrambi o anche solo uno dei due
Con questi campi a disposizione abbiamo ora la possibilita' di selezionare per ogni riga della fattura la dichiarazione di intento da utilizzare (ricordiamo che il codice IVA da utilizzare deve essere preventivamente configurato come N3.5)
Sulle dichiarazioni di intento con un importo limite viene visualizzato il residuo ancora da utilizzare, cosi' da semplificare i controlli.
Nel caso in cui l'importo della riga dovesse portare a superare il plafond previsto, verra' indicato espressamente, e non sara' possibile associare la dichiarazione di intento alla riga.
In questi casi andra' eventualmente suddivisa la linea in due parti una da associare alla dichiarazione di intento ed una da assoggettare alla normale aliquota IVA
In qualsiasi momento e' inoltre possibile verificare direttamente le quote gia' fatturate per ogni dichiarazione di intento, direttamente nell'anagrafica del cliente
FATTURAZIONE ELETTRONICA
Quando una fattura con dichiarazione di intento viene convertita in fattura elettronica i riferimenti vengono automaticamente riportati nella sezione "Altri dati gestionali" (come da indicazioni dell'Agenzia delle Entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3844127/Provvedimento+del+28+ottobre+2021_Antifrode.pdf)

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